Giro dei tre laghi: da Varese, al Maggiore, al lago di Lugano – 98 km

Se è una giornata calda può valere la pena fare questo giro. Poco meno di cento chilometri, sparsi tra le valli varesine e un assaggio di Svizzera.

Partendo da Varese si punta direttamente al lago, subito discesa, e poi in direzione di Gavirate, prima, Laveno poi. Se volete riempire la borraccia sul lungo lago, davanti ai ristorantini che affacciano sul lago, c’è una fontanella discreta. Non freddissima, ma va più che bene.

Si prosegue verso Luino. Abbandonando Laveno si sale un po’, poi si incontra la galleria che dà sul lago. È quasi tutta aperta e di tratti bui non ce n’è quasi. Buono che sia in leggera discesa per cui, nonostante i 1.400 metri lunghezza, va via abbastanza rapidamente.

Leggeri saliscendi portanoa Castelveccana, poi, lentamente, verso Luino. Nella stagione estiva ci sta una pausa gelato in uno dei chioschi che danno sul lago.

Si piega verso l’interno in direzione Ponte Tresa. Ci sono le indicazioni ed impossibile sbagliare. La strada da Luino sale leggermente ma si costeggia l’invaso della diga e i chilometri scorrono via rapidamente fino a Ponte Tresa.
Da qui si punta verso Porto Ceresio, i lago a sinistra, un muro di roccia a destra. Dai monti scende giù aria fresca gradevole.  Dopo Porto Ceresio si punta verso la Svizzera passando la dogana. Continua il leggero su e giù sotto le ruote con un paio di salitelle non impegnative. Ma se la stanchezza inizia a farsi sentire meglio prenderle con tranquillità.

Le indicazioni, a questo punto, mirano a Mendrisio passando per Riva San Vitale. Qui, proprio nel paese, c’è uan fontanella di acqua piuttosto fresca che dà sulla strada. Impossibile non vederla, vale la pena riempire la borraccia, ma meglio non bere troppo perché verso Mendrisio c’è da salire un po’ mentre si passa affianco all’autostrada.

Nella cittadina svizzera si passa davanti alla ferrovia. Se siete fortnati potrà capitare di vedere il vecchio treno a vapore che fa servizio tra Malnate e Mendrisio.

A questo punto si va verso la frontiera di Stabio. Se è pomeriggio potrebbe capitare di trovare la coda delle automobili dei frontalieri che tornano a casa, ma la statale ha una banchina ciclabile (non molto regolare a dire il vero) che dovrebbe evitare comunque problemi.

Passata la frontiera si sale un po’ in direzione di Cantello, poi la picchiata verso Malnate e di nuovo su, definitivamente stavolta, verso Varese.

Il percorso non è molto impegnativo ma comporta, comunque, quasi 1.000 metri di dislivello.

Il file GPS si può scaricare da qui

Il battello che parte da Laveno, sul Lago Maggiore

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