Paolo Brusorio, recensendo li libro La Bicicletta da Corsa, estrapola una definizione che mi piace e, in fondo, descrive perfettamente il mondo degli appassionati dell’oggetto “bici da corsa”: lo definisce “per nerd e voyeur della bicicletta”. E mi rendo conto che ha perfettamente ragione.
La bicicletta affascina del punto di vista meccanico e tecnico ancora prima di salirci su. E una volta che la si è pedalata si iniziano ad apprezzarne, sempre di più, tutte le caratteristiche tecniche ragionandone sul cosa e sul come. Viene voglia di curarla e magari trovare soluzioni e novità. Tutto pur di averne la mente occupata e una scusa per accarezzarla con occhi e pensieri.