Michaela K. Bellisario non scrive di ciclismo, solitamente. L’ho conosciuta, però, in un’occasione ciclistica, nel caldo assoluto di Matera, qualche mese fa, alla premiazione del Green Road Award organizzato dall’amica Ludovica Casellati. L’aria di quella che non molla facilmente, insomma, da ciclista.
Poi scrive di tutt’altro, in particolare di Famiglia Reale inglese e potete immaginare gli impegni degli ultimi mesi.
Ma era incuriosita dalla bicicletta e mi chiedeva dell’Eroica, di cui aveva letto qualcosa. Il passo è stato breve. Si è pedalata il percorso corto con entusiasmo e un po’ di paura. Ma per una che saliva per la prima volta su una bicicletta da corsa è stata tanta roba. Già il fatto di trovarsi in quella posizione non proprio naturale, poi su quelle strade, non è male. Ho assistito alla buffa messa in sella col meccanico, il giorno prima. Consigli spiccioli da assimilare rapidamente.
Ero sicuro che sarebbe andato tutto per il meglio. Tanto per cominciare ha pedalato sotto l’ala protettrice di Gino Cervi, un ottimo compagno di viaggio, poi l’ho attesa al ristoro insieme a Pete, il marito, che per l’occasione è anche sceso in Italia da Londra, dove vive normalmente. Era un po’ preoccupato nel non vederla arrivare rapidamente, ma ai ristori dell’Eroica c’è sempre il modo di ingannare il tempo.
L’esperienza vissuta, Michaela, l’ha raccontata su Io Donna, con qualche foto mia pure.
Insomma, l’entusiasmo è tanto che pare abbia contagiato le altre della redazione. Al punto che stanno pensando di incrementare la partecipazione prossimamente.
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